A SPASSO TRA I MASSI ERRATICI DELL'ALTOPIANO DI ESMATE

La presenza sul territorio di Solto Collina dei grandi massi di porfido o di verrucano attesta la visitaziobe glaciale cessata "solo" 10 millenni or sono

 

 

Il territorio del Comune di Solto Collina conserva un insospettato patrimonio di massi erratici di provenienza camuna, unico per la sua quantità dell’intera area Sebina. I tantissimi massi, alcuni di colossali dimensioni, evocano suggestivamente la portata di un fenomeno planetario che ha interessato anche l’arco alpino. Sono stati trascinati e abbandonati sul territorio dalla più recente fase glaciale quaternaria che ha coperto di ghiaccio la Valcamonica e l’area Sebina. Nel candido mare di ghiaccio emergeva la parte sommitale del monte Clemo che mostra ancora oggi le forme smussate dalle precedenti espansioni glaciali che addirittura lo superavano.

Il M.Clemo circondato dai flussi glaciali Massi erratici del territorio

Col ritiro glaciale, causato dal progressivo riscaldamento climatico attorno a 12.000 anni or sono si è progressivamente instaurato il clima attuale favorendo il ritorno della vegetazione cha ammanta i nostri monti e le valli.

L’altopiano di Esmate, dominato dal Monte Clemo, è dunque di grande interesse geomorfologico soprattutto perché era investito dal flusso glaciale camuno nel punto del distacco di un flusso secondario diretto verso la Val Borlezza e la Val Cavallina.  Anche attraverso la sella di Solto Collina avveniva il passaggio di ghiacci camuni che andavano a rinforzare il flusso che scorreva lungo la Val Cavallina. Il territorio di Solto con le sue frazioni conserva ancora oggi, attraverso le forme collinari allungate di materiale detritico, le “morene”, la traccia evidente della direzione assunta dal flusso dei ghiacci. La varietà di queste morfologie ha condizionato la localizzazione degli abitati, la distribuzione dei boschi e delle praterie.

Il comodo sentiero che invitiamo a percorrere ha uno sviluppo ad anello di circa 5 km; consente di osservare da vicino solamente alcuni del grande patrimonio di massi erratici (oltre 430) presenti sul territorio comunale.

La loro natura litologica è pressoché invariabilmente costituita da due rocce antiche, il porfido e l’arenaria-conglomerato, formatesi oltre 250 milioni di anni or sono sul finire dell’Era Paleozoica. Il porfido, che alla rottura fresca appare di colore vinato, è una roccia magmatica, mentre l’arenaria-conglomerato, conosciuta come Verrucano Lombardo, è una roccia sedimentaria di origine continentale presente nella media e bassa Valcamonica. Si ritiene che questi due macigni provengano, in particolare, dalla Val Grigna coprendo, grazie al trasporto glaciale, la distanza di una trentina di km per essere poi abbandonati sul luogo dove ora si trovano.